Ho già dato

Ringrazio il dirigente di società che mi invita a scendere in campo in vista delle elezioni della FIGC. Quindici giorni fa un altro dirigente di società (con tanto di nome e cognome) mi aveva proposto la stessa cosa.
Il cuore mi suggerirebbe di dire si. Ma la ragione mi invita ad andarci cauto.
Ho il mio lavoro (mi mancano un paio d'anni alla pensione), questa brutta passionaccia per la politica, alla quale faccio fatica a rinunciare, una famiglia.
Non sono più un ragazzino e i prossimi che suonano sono 59.
Certo il calcio ha rappresentato tanto nella mia vita. Sono stato presidente dell'Altair a ventisette anni. Consigliere regionale della FIGC a trentotto anni.
Dopo aver letto questo invito mi sono fatto una chiaccherata con Enrico Galuppo, così per capire.... Non sono tempi facili: il vicepresidente della Lega Dilettanti, Vaccari, già vicepresidente di Guardini, potrebbe scendere in campo. Ma Galuppo pensa alla rappresentanza del Veneto nella Lega Nazionali e dice che non è il caso di rinunciare ad un vicepresidente. Vorrebbe scendere in campo Turrin, ex presidente dei Revisori dei Conti, ma ha sbagliato i tempi, si è messo contro De Silvestri, ed è finito nel girrarosto dei giornali che lo hanno fatto allo spiedo.
De Silvestri non ne vuole sapere e il suo Ufficio di Avvocato lo aspetta. Ruzza vorrebbe rimanere al Settore Giovanile.
Così si va avanti sfogliando la Margherita. Ma qui il problema è il calcio veneto rischia grosso. La gestione degli ultimi mesi, quella del Commissario per capirci è stata approssimativa ed infarcita di ritardi e cambiamenti di programmi, ma bisogna capire che il lavoro del Commissario che si trova a lavorare con una struttura decapitata (Pozzi è squalificato..) non è certo facile. E sicuramente qualcuno non gli ha dato una mano, anzi.
Certo che con Guardini ci sono state troppe cose che non andavano bene. Se qualcuno ha tempo vada a leggersi la sentenza della Disciplinare che ha squalificato Guardini.
Per chi tempo non ha, vi faccio un breve stralcio di quelle sentenze:
"sono emerse gravi irregolarità nella gestione del CR Veneto, per lo meno in relazione alle iscrizioni al campionato per la stagione sportiva 2009-2010. Tale gestione, fortemente lesiva del prestigio delle Istituzioni federali, deve essere censurata soprattutto per le dimensioni e per il coinvolgimento di numerosi soggetti.."
"L’istruttoria ha consentito di dimostrare che, per quanto in misura diversa, il Pozzi e il Guardini si sono resi autori di pressioni continue nei confronti dei dipendenti X e Y al fine di indurli, da una parte, a rivelare il contenuto delle audizioni rese in fase di indagine e, dall’altra, a seguire le linee difensive delineate nella nota memoria difensiva".

Di fronte a fatti come questi è evidente che è necessaria una discontinuità rispetto al passato.
Il problema è capire chi possa assicurarla. Galuppo che ha preso le distanze ancora ai tempi di Ruzzene sta portando avanti un tentativo generoso e dettato dal suo amore per il Comitato del quale è stato presidente dopo Ricchieri. Ma certo non può essere lasciato solo.
Nel calcio veneto c'è una base meravigliosa di dirigenti di società, qualcuno anche giovane, che può farci uscire da questa fase imbarazzante di stand-by.
Io ribadisco quello che ho scritto nel titolo "ho già dato"
Ma non voglio lanciare un sasso e ritirare la mano.
E per questo sono disponibile a dare il mio contributo di idee e di suggerimenti.

Federico Formisano