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giovedì 25 novembre 2010

Campi in sintetico

Riprendiamo un argomento che ha sollevato una certa attenzione. Un sondaggio analogo era gia stato fatto ma non ho problemi di ripeterlo perche mi sembra un argomento d interesse. Volevo innanzitutto dire che non c era da parte mia alcuna volonta recondita od autocelebrativa. Ma certi dati non possono essere ignorati. E evidente ad esempio che le condizioni climatiche stanno cambiando e se amiamo il nostro sport non possiamo non tener conto di questo fatto.
Il campionato va a singhiozzo e domani potrebbe nevicare. Uno strato di pochi centrimetri di neve puo obbligarci ad una nuova fermata o ad accumulare nuovi recuperi. Nei campi in sintetico dopo aver azionato gli idranti e possibile giocare subito dopo che ha cessato di nevicare.
Ci sono societa che sono fortunate perche possono permettersi di avere un campo principale in erba e campi secondari dove far allenare le squadre (magari in sintetico come a Montecchio Maggiore), ma in città questo non è possibile. Chi può permettersi la situazione ottimale del campo tenuto solo per le partite della prima squadra, potrà farlo e continuare con il suo bel campo che odora di erba vera.

La mia voglia di rispondere nasceva sopratutto da alcune considerazioni che erano state pubblicate sui giornali dopo la partita Novara - Vicenza e sul fatto che il Novara sia l'unica squadra professionistica ad utilizzare un campo in erba.
Certe esasperazioni del tipo "il calcio sul sintetico non è lo stesso che quello giocato sull'erba" non mi erano piaciute affatto; prendiamo ad esempio San Siro. Se mettiamo insieme i soldi che hanno speso Milan e Inter per sistemare il fondo avremmo fatto quasi uno Stadio nuovo. Eppure a San Siro i giocatori scivolano più dei pattinatori artistici, si fanno male con frequenza impressionante, e tutti si lamentano per il pessimo stato del terreno.
Vogliamo proprio dire che non sarebbe stato meglio farlo in sintetico fin dall'inizio o quando si comprese che coprendo tutte le tribune si era creata la situazione per avere un campo perennemente spellacchiato?
Torniamo alle condizioni meteorologiche: quanto costa alle società dilettantistiche e alla Federazione una giornata in cui saltano 50 partite: vogliamo considerare i costi degli arbitri, delle trasferte, delle giornate di lavoro perse, delle spese per sistemare i campi, ecc?
Nella stessa giornata oltre alle partite delle squadre maggiori sono saltate decine di partite del settore giovanile.
Io credo che una parziale riconversione dei campi in sintetico potrebbe produrre un risparmio in termini economici.  Anche perchè la tecnologia avanza, siamo già alla quarta generazione di campi in sintetico e siamo molto lontani dalle prime esperienze pionieristiche che risalgono a venti e più anni fa.
Infine, posso dire che, domenica scorsa, sono saltate partite anche sugli stadi di Abano, di Rossano, di Schio e Dueville, ecc. E non mi pare che in questi posti i campi siano sfruttati o mal tenuti.

5 commenti:

  1. è anche vero però che i campi in sintetico hanno PRO e CONTRO....indubbiamente dalla loro comodità possono rivelarsi dannosi per le articolazioni dei giocatori (vedi gli infortuni della passata stagione del s vitale 95 causa campo), ma credo che anche questi "problemi" si risolveranno nel tempo.....

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  2. Attenzione, gli infortuni avvengono perchè la maggior parte dei giocatori usano i tacchetti lamellari poco pratici e mi sembra..... proibiti dalla federazione nei campi sintetici.

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  3. una cosa sono i costi, un'altra è un differente calcio. Ti assicuro che il gioco è diverso , anche tra sintetico e sintetico ci sono differenze.
    Per quanto riguarda gli infortuni: schiena e ginocchia sono maggiormente sollecitate ma non posso dare un giudizio definitivo. Viva il campo in erba

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  4. A Milano le tribune coprono il sole, i nostri campi non hanno questo problema; si può dire che il 2010 è stato molto piovoso (vedi disatri ecc), nessuno fa i miracoli. A quanto ho capito a Vicenza hanno fatto tutti sintetici per problemi logistici (i settori giovanili cittadini sono composti da molte squadre e richiedono strutture, che erano insufficienti con il terreno naturale) , senza pensare (o in peso minore) ai problemi di impraticabilità, resta il fatto che sotto il punto di vista di qualità del gioco e della salute il sintetico non ha raggiunto neancora il "vecchio" campo d'erba naturale; di sicuro ci saranno in futuro nuove tecnologie.

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  5. da due anni mi alleno e gioco sul sintetico e posso dire che non sento la differenza con il campo in erba.chi tra noi ha la fortuna di allenarsi anche quando piove su uno splendido tappeto?anche il Trissino nei giorni di pioggia va sul campo del San Vitale ad allenarsi.
    l'unica accortezza sono le scarpe,ma come ogni giocatore sa bene,ogni campo ha le sue scarpe.

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