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martedì 9 novembre 2010

Dal Giornale di Vicenza

Figc veneta, si torna a parlare di commissario

IL CASO. Acque agitate dopo neanche un mese dalle elezioni. I riflettori sono puntati sulla relazione dei commissari straordinari e sull'esposto della lista di D'Ambrosio

La votazione era slittata di ore e molte società se n'erano andate

Torna lo spettro del commissariamento. A poco meno di un mese dalle elezioni, un nuovo terremoto scuote la Federcalcio regionale. Preso atto, infatti, della relazione inviata dai commissari straordinari alla Procura federale e dell'esposto inoltrato dalla lista di Pierino D'Ambrosio, candidato alla presidenza per "Trasparenza e Lealtà", la corte di giustizia federale ha in pratica invitato il presidente della lega dilettanti Carlo Tavecchio a prendere provvedimenti per un eventuale commissariamento del Comitato veneto. Un suggerimento che corrisponde ad una vera e propria sentenza. Se è vero, infatti, che la corte in questione non ha nessuna potestà decisionale in merito è altrettanto innegabile che allo stato attuale non avrebbe pure alcun motivo per spingersi così avanti. L'averlo scritto, dunque, presuppone che le segnalazioni siano così gravi da rendere opportuna la decisione di annullare l'esito delle votazioni e di rimettere tutta la questione nelle mani dei commissari. Con tanti saluti all'assemblea elettiva svoltasi il 16 ottobre scorso all'hotel Russott di Mestre. Come si ricorderà, in quella occasione si era provveduto alla nomina dei nuovi organi regionali, ma la votazione era slittata di diverse ore facendo registrare la defezione di numerose società sportive. Defezione dovuta, a quanto pare, al protrarsi dei tempi delle operazioni previste nella mattinata. Di qui la decisione dei commissari straordinari di segnalare la vicenda, ripercorrendo passo passo le fasi dell'elezione del presidente, adombrando «numerose e palesi irregolarità» e riscontrando negli stessi comportamenti di tesserati palesi violazioni disciplinari. Tonino De Silvestri, uno dei due firmatari della relazione, si limita ad osservare: «Quale commissario straordinario e presidente dell'assemblea eletto da tutti i votanti ho ritenuto mio dovere fare rispettare le regole e denunciarne l'inosservanza. Non ho altro da aggiungere».
Tutto sbagliato e tutto dunque da rifare, come diceva Bartali? Parrebbe proprio di sì, considerato il peso specifico delle raccomandazioni della corte federale. Per il pronunciamento c'è tempo fino alla fine dell'anno, ma intanto Fiorenzo Vaccari è già volato a Roma per incontrare i vertici nazionali ed esporre le sue ragioni. Lo conferma Filippo Matalone, consigliere per Vicenza della lista "In campo per il Veneto", il quale però non aggiunge altro: «Francamente non conosco bene la questione e pertanto mi riservo di intervenire più avanti». Nessuna dichiarazione neppure da D'Ambrosio.

IL MIO COMMENTO


Io credo che la FIGC Veneta ora abbia bisogno di serenità. Veniamo dalle vicende che hanno portato alla condonna di Guardinim e all'azzeramento del suo Comitato, veniamo da un periodo lungo di commissariamento, veniamo da un assemblea preceduta da uno scontro profondo e lacerante.
Le società hanno bisogno di sentirsi amministrate con mano ferma. Di sentire che la Federazione rappresenta un punto di riferimento e di sicuro approdo.
Abbiamo vissuto un'estate travagliata da fusioni, sparizioni di società, rischio di non iscrizioni. Alcune delle società che sono riuscite ad iscriversi ai campionati, oggi risentono ancora dei vecchi problemi.
Una nuova crisi organizzativa potrebbe diventare incomprensibile alla maggioranza dei dirigenti.
Abbiamo già tanti problemi: la stagione climatica non è più la stessa di qualche anno fa; nevica più spesso, piove in maniera torrenziale e ogni volta dobbiamo trovare una soluzione ai problemi di allenamento, ai rinvii delle gare. Gli arbitri mancano o sono molto giovani e dobbiamo subire la loro sperimentazione sulla nostra pelle. Giochiamo alla domenica e spesso anche durante la settimana.
Abbiamo bisogno di una sicurezza. Quindi bando alle incertezze.
Vaccari è stato eletto presidente dalla maggioranza delle società. Vada avanti. Fra due anni verificheremo se ha svolto la sua attività come gli avevamo chiesto, se ha portato avanti quella modernizzazione della Federazione, dalla semplificazione delle procedure, alla maggior trasparenza, dalla deburocratizzazione all'autonomia regionale.
Adesso una nuova crisi potrebbe aprire pericolosi scenari.
Non è quello di cui abbiamo bisogno.

5 commenti:

  1. La mia opinione è proprio l'opposto:
    come si può pensare di risolvere vecchi e nuovi problemi affidandoli a persone che sono state elette in maniera non cosi' corretta.
    non si può una volta tanto riscrivere iniziando correttamente, magari rieleggendo gli stessi, ma farlo correttamente darebbe molta più legittimità, assolutamente necessaria in questa fase.
    La legalità, ritengo non abbia mai un prezzo troppo elevato.
    (Presidente che non si firma perchè da troppo nel settore.......)

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  2. per non parlare dei tesseramenti dei giocatori: ce ne sono stai e ci sono tutt'ora tesseramenti irregolari anche di gente che gioca in eccellenza.

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  3. Penso che tutta questa vicenda sia ridicola e non porti rispetto alle migliaia di volontari che permettono al calcio veneto si esistere. Enrico

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  4. adesso una nuova crisi potrebbe aprire pericolosi scenari. non è quello di cui abbiamo bisogno. avanti con vaccari e berlusconi...i profili sono uguali

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  5. Vi prego dall'astenervi dal commenti che possano scadere nella politica. Mi costringereste a non accogliere i commenti.

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